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Castel Trosino

Strutture di accoglienza:

  • Ristorante Lu Berrì
  • La Taverna del Longobardo
  • B&B Mosca Bianca

Roberto Gualandri ha condiviso un post.

DOLCI NOTE MUSICALI TRA SCORCI MEDIEVALI
C’è un bel videoclip girato nell’area di Castel Trosino e zone adiacenti….meritevole di essere ascoltato e…..ammirato….Ringraziamo Chiara Icrya Lanciotti per averlo condiviso.

Chiara Icrya Lanciotti ha condiviso un link nel gruppo: 
Castel Trosino.
Buongiorno a tutti, condivido con voi il videoclip “Måne” di Giulietta Yu Natalucci, girato tra Castel Trosino, l’area del parco fluviale e il Ponte di Tasso.


IN CAMMINO ALLA SCOPERTA DEI BORGHI RURALI DELLA LAGA:

15) CASTEL TROSINO, LA PORTA D’INGRESSO ASCOLANA SUI MONTI DELLA LAGA

🖼Basta allontanarsi davvero poco dal quartiere ascolano di Porta Cartara, iniziando a risalire il lungo e tortuoso solco naturale scavato nei millenni dal Torrente Castellano, per rimanere conquistati dall’immagine aggraziata di un borgo adagiato su una caratteristica rupe rocciosa, posta proprio a strapiombo sul fiume.
🏞È Castel Trosino, l’antica roccaforte di un complesso sistema difensivo della Contea ascolana, eretta sotto il dominio di Carlo Magno allo scopo di neutralizzare i possibili pericoli provenienti dalle aree costiere picene.
🌄Ma ai nostri giorni è anche e soprattutto, un piccolo gioiello immerso nel verde e un inconfondibile varco d’accesso alla catena della Laga, dove ogni angolo trascina con sé una chiara impronta medievale e le tracce indelebili della sua storia.
🌅Un atmosfera di marcata antichità accompagna i visitatori, nel momento di varcare il caratteristico arco a sezione perfettamente semicircolare, con annesso portone, che consente l’unico accesso all’agglomerato fortificato.
🏕All’interno un dedalo di viuzze e piazzette accoglienti, case curate in pietra locale, la Chiesa di S. Lorenzo Martire e soprattutto la Casa della Regina (nota come Casa di “Re Manfri'”), contraddistinta da una deliziosa loggetta, a cui sono legate alcune leggende che vedono protagonisti il Re Svevo Manfredi e una bellissima fanciulla locale.
🏔Il tutto mentre dall’alto, le scenografiche balze rocciose del Monte Rosara sorvegliano i resti dell’Eremo di S. Giorgio e le adiacenti grotte naturali che hanno offerto in passato ospitalità a numerosi monaci. Quasi da contrasto sul versante opposto invece, sono i ripidi contrafforti boscosi della Montagna dei Fiori che si elevano dalla valle, a regalare scorci dell’abitato davvero indimenticabili….
⛰Giù in basso è lo sbarramento del Torrente Castellano con il Lago di Casette ad attrarre l’attenzione, impreziosendo un area archeologica-ambientale di enorme pregio, il cui richiamo di maggior interesse è dato dalla presenza della più grande necropoli longobarda dell’area picena, con le sue 300 tombe censite nel vasto sepolcreto, tra cui la tomba di un condottiero longobardo contenente un ricchissimo corredo funebre.
🌠Infine c’è la magia notturna, ben nota ai locali, che irradia suggestioni e personali riscontri emozionali….fino ad avvalorare la presenza dell’anima del Re Manfredi, che continua improvvisamente ad apparire…. a distanza di tempo, in sella ad un cavallo…. ricoperto da un mantello, per unirsi alla sua amata fanciulla….
14 luglio 2021

#borghidellalaga
#casteltrosino
#vallecastellana


Roberto Gualandri ha condiviso un post.Borghi e Sentieri della Laga

NUOVA TABELLONISTICA ALLA NECROPOLI LONGOBARDA DI CASTEL TROSINO (AP)
In ogni angolo del nostro territorio si stanno evidenziando in questo periodo, interessanti interventi di recupero ambientale e culturale, volti ad incentivare presenze turistiche qualitative.
Ecco l’esempio offerto dallo splendido borgo medievale di Castel Trosino, grazie alla meritoria operosità del locale CEA AULA VERDE Gino Vallesi by Circolo Acli Anni Verdi, il quale permetterà di apprezzare il sentiero natura attrezzato che collega l’abitato, al sito longobardo. #casteltrosino#necropolilongobardaLanciotti Carlo Alberto ha condiviso un video.


Appennino UP Associazione Culturale ha pubblicato un episodio di Elementi.

Presentazione del progetto 𝗘𝗟𝗘𝗠𝗘𝗡𝗧𝗜 – Aria di Appennino UP nel bianco travertino di Castel Trosino – Ascoli Piceno – I luoghi del Festival dell’Appennino sul web
Iʟ ᴍᴏᴠɪᴍᴇɴᴛᴏ ᴀᴄʀᴏʙᴀᴛɪᴄᴏ ᴄᴏᴍᴇ ɢᴇsᴛᴏ ᴘʀɪᴍᴏʀᴅɪᴀʟᴇ ᴅɪ ᴄʀᴇᴀᴢɪᴏɴᴇ, ᴀᴛᴛʀᴀᴠᴇʀsᴏ ʟᴀ ꜰᴏʀᴢᴀ, ʟᴀ ᴅᴇsᴛʀᴇᴢᴢᴀ ᴇ ʟ’ᴇɴᴇʀɢɪᴀ ɪɴ ᴜɴᴀ sᴄᴇɴᴏɢʀᴀꜰɪᴀ ɴᴀᴛᴜʀᴀʟᴇ ᴜɴɪᴄᴀ
#MarchePalcoscenicoAperto con Regione Marche/ Assessorato alla Cultura e AMAT


Lanciotti Carlo Alberto ha condiviso un video.

Festival dell’Appennino ha pubblicato un episodio di Elementi.

Presentazione del progetto 𝗘𝗟𝗘𝗠𝗘𝗡𝗧𝗜 – Acqua di Appennino UP nelle verdi acque del Castellano presso il ponte di Tasso di Castel Trosino – Ascoli Piceno – I luoghi del Festival dell’Appennino sul webIʟ ᴍᴏᴠɪᴍᴇɴᴛᴏ ᴀᴄʀᴏʙᴀᴛɪᴄᴏ ᴄᴏᴍᴇ ɢᴇsᴛᴏ ᴘʀɪᴍᴏʀᴅɪᴀʟᴇ ᴅɪ ᴄʀᴇᴀᴢɪᴏɴᴇ, ᴀᴛᴛʀᴀᴠᴇʀsᴏ ʟᴀ ꜰᴏʀᴢᴀ, ʟᴀ ᴅᴇsᴛʀᴇᴢᴢᴀ ᴇ ʟ’ᴇɴᴇʀɢɪᴀ ɪɴ ᴜɴᴀ sᴄᴇɴᴏɢʀᴀꜰɪᴀ ɴᴀᴛᴜʀᴀʟᴇ ᴜɴɪᴄᴀ#MarchePalcoscenicoAperto con Regione Marche/ Assessorato alla Cultura e AMAT


Longobardi di Castel Trosino 

⚒️RICOSTRUZIONE DELL’ELMO LAMELLARE DI CASTEL TROSINO
⚒️▪️Tra le eccezionalità della necropoli di Castel Trosino vi è la presenza, nel corredo della tomba 119 appartenuta con molta evidenza ad un guerriero cavaliere di alto rango, dei resti di un elmo lamellare.
▪️In Italia soltanto in tre necropoli longobarde sono stati rinvenuti degli elmi, di cui uno a Fiesole (recuperato solo il frontale detto “di Agilulfo”), uno a Nocera Umbra (all’interno della tomba n.6 con tre frammenti di lamelle della calotta principale , un frammento della calottina superiore e il frontale) e uno, il più ben conservato dei tre reperti, a Castel Trosino dove sono riemersi ben 45 frammenti di lamelle costituenti la calotta principale dell’elmo, la calottina superiore con la cannula porta cimiero, il frontale/nasale, 5 lamelle di una delle paragnatidi e 125 anelli che costituivano parte del paranuca.
▪️Tale quantità di reperti permette una buona ricostruzione e ci fa subito identificare il modello longobardo con gli elmi di tipologia est europea- centro asiatica (ne troviamo altri esempi simili a Sinj, Croazia, Kursk, Russia e Kerch, Crimea).
▪️La cosa non sorprende; i longobardi, prima del loro ingresso in Italia, hanno a lungo stazionato in Pannonia, la regione romana che comprendeva l’attuale Ungheria, parte dell’Austria, Croazia e Slovenia. Qui in contatto con gli Avari (una popolazione nomade delle steppe) acquisirono diversi aspetti della loro cultura militare diventando ottimi cavalieri (con l’adozione della staffa che poi introdussero in Italia), ed adottarono anche l’equipaggiamento militare tipico delle popolazioni centro asiatiche caratterizzato dalla composizione lamellare di armature ed elmi.
▪️La nostra riproduzione è stata seguita da Ildebrando (@wally742) che, incrociando i disegni inclusi nel catalogo della necropoli di Castel Trosino ad altri reperti archeologici e ricostruzioni, ha fornito le linee guida per la realizzazione ad opera dell’artigiano Stanislav Ermakov.
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Claudio Pellei

  ·   · Castel Trosino


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