Tavolero
Roberto Gualandri
IN CAMMINO ALLA SCOPERTA DEI BORGHI RURALI DELLA LAGA
27) TAVOLERO, POCHE CERTEZZE…TRA PAESAGGI IMMACOLATI
Dalla frazione di Cona Faiete di Rocca Santa Maria, una stradina asfaltata si inoltra in discesa costeggiando l’azienda zootecnica “Martin”, per proseguire poi sterrata, tra ampie radure e zone più boscose, fino a raggiungere un assolato ripiano panoramico affacciato sulla Valle del Fiume Tordino, dove è appollaiato un piccolo insediamento rurale in apparente stato di abbandono.
È l’abitato di Tavolero, 826 di altitudine, uno degli antichi gioielli di architettura rurale d’epoca ricadente nel Comune sparso di teramano di Rocca Santa Maria, costituito da alcuni edifici ottocenteschi e qualche rarità di epoche precedenti, la maggior parte delle quali purtroppo, in evidente situazione di degrado o di cattivo stato di conservazione, fatti salvi alcuni visibili interventi di recente restauro.
Di difficile individuazione, per un turista occasionale, è invece ciò che resta della splendida Chiesa di S. Flaviano, già citata in documenti del 1200, poiché situata in posizione sopraelevata e un po’ distaccata rispetto al borgo e…quasi completamente inghiottita dalla vegetazione invadente, senza più tetto e pareti laterali, nonostante continui a sfoggiare straordinari elementi decorativi in pietra locale lavorati a mano, sia nel portale che nella rimanente parte di facciata frontale, ancora eretta.
Continuando a girare con difficoltà nel borgo, c’è tempo per riflettere sul fatto di come siano bastati pochi decenni di incuria e disinteresse… per compromettere tanti secoli di storia, e sul destino che ha voluto metterci lo zampino attraverso infiniti quanto nefasti sussulti tellurici…dagli esiti crudeli…
Per trovare il giusto conforto occorre guadagnare una vicina radura, dove lo sguardo può finalmente aprirsi per contemplare gli infiniti spazi che si allungano sulla sottostante Valle del Tordino e sulla cresta di montagne a noi familiari, che chiude l’orizzonte… disegnando un panorama mozzafiato…
Solo qui è possibile ritrovare di colpo le certezze svanite e il significato più profondo dei piccoli grandi racconti narrati da inesauribili memorie storiche, come nel caso di Michetta, un volto splendente che… nonostante i suoi 94 anni di età….magicamente si illumina…ogni volta c’è l’occasione di rievocare personali ricordi.. tra paesaggi immacolati…
30 agosto 2021
Per gentile concessione di Stefania Di Giammartino